- È tra i mattoni e le
vitree pareti
- Tra gli sbuffi di
vapore e le fulgide luci
- Tra i segni murali e
le recinzioni metalliche
- Tra l’arroganza ben
vestita e l’indigenza nuda
- Che s’annida e
germina il modello occidentale:
- Capitale e
produttività
- Ma irresistibile il
richiamo
- - Canto silente
d’occhi atterriti e composti -
- Di vesti indossate
- Di luna e di sole
- Una sull’altra
- Di sonno e di veglia
- Di strada stremata
- Di giovane donna
- Diseredata
- E alla maschera
terrea del
- Dignitoso vagare già
mancano
- Uccisi due incisivi
- Denver
-
- Coricata distesa
adagiata nel vasto altopiano
- Di piccoli antri di
quotidiano vivere
- Case esili respirano
la costa occidentale
- Al di là dei picchi
di roccia
- Echi cruenti di occhi
di nativi resistenti
- Sangue di pelle di
deportazioni antiche
- Qui la gente parla
d’Africa
- Questa è l’America
- La mia angosciata
alba di luce
- Che lentamente
rischiara l’oscuro
- Spazio trafitto
proiettando lucida
- Veglia sul mio
tormento mi coglie
- A pensarti
inesorabilmente
- Noi poniamo l’un
l’altro nelle
- Nostre mani giunte
ciascuno
- Il proprio doloroso
disagio
- Ombre, fantasmi,
ossessioni, silenzi
- Ma possono forse le
mani che
- Ripongono anche
contenere?
- Inseguirsi perpetuo
di anime che
- Predestinate
avvampano come mai
- Musa irresistibile
del nostro amore sbagliato
- Sprofondare in questo
inguaribile sentirti
- Mai appagato ed
eterno. Angosciosa
- Ombra delle mie
vulnerate notti
- Inquietante, fioco
bagliore della lenta
- Neve cadente
sull’altopiano di antichi
- Bivacchi stroncati
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